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Cuba giorno 4: Trinidad e il mare a Playa Ancón

  • Immagine del redattore: Elena Meoni
    Elena Meoni
  • 21 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Giorno 4

  • Relax a Playa Ancón



La casa particular dove alloggiamo a Trinidad


Il primo risveglio a Trinidad non è dei migliori. Il burrito di ieri sera a cena ha fatto effetto e Andrea si sveglia con problemi gastrointestinali e febbre.

La sua profezia si è avverata!

Con questo burrito speriamo bene, ma potrebbe fare male

Dopo aver fatto colazione, si imbottisce di fermenti lattici e tachipirina e Lily ci chiama un autista per accompagnarci al mare.

Sarebbe stato più conveniente prendere un autobus di linea, ma con le condizioni di salute di Andrea, abbiamo preferito non rischiare.

Viene a prenderci Armando, a bordo di una Lada rossa e ci accompagna fino a Playa Ancón, sono circa 14km. Fissiamo l'orario del ritorno, lo salutiamo e andiamo sulla spiaggia.


Il mare è incredibile, quello che ti aspetti dai Caraibi. Ciò che invece non ci aspettavamo è la totale assenza di turisti, che fortuna! La spiaggia è piena di famiglie cubane, allegre e rumorose. La musica cubana che risuona dalle casse portatili, le risate e le chiacchiere saranno il sottofondo di questa giornata.

Per pochi euro prendiamo un ombrellone e 2 lettini per tutto il giorno.





Purtroppo Andrea oggi sta molto male, e dorme tutto il tempo sotto l'ombrellone.

Io per pochi pesos compro al bar della spiaggia il pranzo: un pesce freschissimo appena pescato fatto alla griglia, servito con riso e insalata.

¡Qué rico! Sicuramente il pasto più buono fatto fino ad adesso.


Passiamo la giornata così, tra letture e dormite sotto l'ombrellone e bagni in questo mare caldo e cristallino.


A cena, per non rischiare niente, mangiamo nello stesso ristorante di ieri a pranzo, San José in centro a Trinidad. E' il tipico ristorante turistico anche se di qualità. Visto che siamo solo al quarto giorno e abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle quanto sia complicata la situazione cibo qua, preferiamo giocare in difesa.

Prima regola imparata: mangia solo nei posti pieni di gente e prendi cose mooolto semplici!

          Il primo risveglio a Trinidad non è dei migliori. Il burrito di ieri sera a cena ha fatto effetto e Andrea si sveglia con problemi gastrointestinali e febbre.  La sua profezia si è avverata!  Con questo burrito speriamo bene, ma potrebbe fare male    Dopo aver fatto colazione, Andrea si imbottisce di fermenti lattici e tachipirina e Lily ci chiama un autista per accompagnarci al mare.  Sarebbe stato più conveniente prendere un autobus di linea, ma con le condizioni di salute di Andrea, meglio non rischiare.  Viene a prenderci Armando, che ci porta e riprende da Playa Ancón, sono circa 30km a/r.  Il mare è incredibile, quello che ti aspetti dai Caraibi. Ciò che invece non ci aspettavamo è la totale assenza di turisti. La spiaggia è piena di famiglie cubane.  Per pochi euro abbiamo ombrellone e lettino per tutto il giorno.            Purtroppo Andrea oggi sta molto male, e dorme tutto il tempo sotto l'ombrellone.  Io per pochi pesos compro al bar della spiaggia il pranzo: un pesce freschissimo appena pescato fatto alla griglia. Sicuramente il pasto più buono fatto fino ad adesso.    A cena, per non rischiare niente, mangiamo nello stesso ristorante di ieri a pranzo. Siamo al quarto giorno e abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle quanto sia complicata la situazione cibo qua.  Regola imparata: mangia solo nei posti pieni di gente e prendi cose mooolto semplici!            Una strada acciottolata del centro di Trinidad
Una strada acciottolata del centro di Trinidad


Taxi a/r Trinidad-Playa Ancón

20€

Ombrellone con due lettini a Playa Ancón

5€

Pranzo a Playa Ancón

270CUP

Cena Trinidad (2 persone)

1000CUP

1 notte casa particular Trinidad (2 persone)

13€






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