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Cuba: itinerario e premesse

  • Immagine del redattore: Elena Meoni
    Elena Meoni
  • 18 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 20 feb


Periodo


30 Giugno 2022 – 9 Luglio 2022


Itinerario


  • 2 notti a La Habana

  • 3 notti a Trinidad

  • 3 notti a Varadero

  • 1 notte a La Habana


Mezzi di trasporto


Firenze-Parigi-La Habana e viceversa: volo AirFrance. Durata totale: 13h45m

La Habana-Trinidad: taxi colectivo. Durata: 4 ore circa

Trinidad-Varadero: taxi colectivo. Durata: 4 ore circa

Varadero-La Habana: taxi privato. Durata 2 ore


Documenti d’ingresso 


Necessario il visto, adesso si può fare online: https://evisacuba.cu/en/inicio

Compilazione formulario online da mostrare all’arrivo a Cuba: https://dviajeros.mitrans.gob.cu/inicio



Moneta


Peso cubano CUP



Premesse su questo viaggio e su Cuba



Parlare di Cuba non è semplice.

Quando io e Andrea, il mio ragazzo, abbiamo deciso di andarci, ignoravamo quale fosse la reale situazione del Paese, non immaginavamo ciò che avremmo scoperto poco tempo dopo.


Quando dicevamo ai nostri amici e parenti dove saremmo andati quell’estate, tutti rispondevano entusiasti, nominandoci i cocktails famosi che lì sono nati, parlandoci delle spiagge e delle isole più famose, della musica, la salsa e l’allegria.

Quella che la maggior parte delle persone si immagina però, è una Cuba che non esiste più. Almeno che non si voglia passare tutta la vacanza dentro ad un villaggio turistico illudendosi che quella sia la realtà.


Ho iniziato a capire che qualche cosa mi stava sfuggendo già prima di arrivare sull’isola, in due momenti distinti.

Il primo, quando volendo prenotare tutto in autonomia, mi sono accorta che uno dei portali più utilizzati al mondo per la prenotazione di alloggi, Booking.com, a Cuba non dava risultati. Inizialmente pensavo a un errore di connessione o a un periodo di ricerca sbagliato, ho riprovato varie volte, fino a quando ho capito che il problema era un altro e che anche da queste piccolezze potevamo iniziare a sperimentare cosa significasse la parola “embargo”.





Il secondo momento in cui ho capito che mi sarei dovuta informare di più, è stato quando mi ha contattata il proprietario di una delle casas particulares dove avremmo alloggiato.

Con molto pudore e gentilezza, Yuandri mi ha chiesto se avremmo potuto portargli 1kg di latte in polvere e/o dell’olio dall’Italia.

“Aquí todo es difícil”

Ero a conoscenza della complicata situazione economica, politica e sociale, peggiorata ulteriormente con l’epidemia di Covid e sapevo delle conseguenze del bloqueo statunitense, ma ingenuamente, non pensavo che la situazione fosse così grave.


Arrivati a La Habana tutto si è fatto piano piano più chiaro.

Le file lunghissime fuori dalle panetterie e dai minimarket, a causa della carenza di beni di prima necessità, erano un segnale inconfondibile della situazione estremamente grave nella quale si trovava l’isola. Così come i frequenti blackout che lasciavano gran parte del paese al buio per diverse ore al giorno e la scarsa disponibilità di carburante.



 “Change the money?”, è la domanda che qualunque turista straniero si sentirà fare continuamente per le strade di Cuba.

Il cambio ufficiale nel periodo del nostro viaggio era 1€=26 CUP, quello contrattato in strada invece 1€=100 CUP (ad oggi supera i 300CUP). Una differenza non da poco, dovuta al fatto che le persone del posto avevano estremo bisogno di valuta straniera.

Lì abbiamo capito il perché delle raccomandazioni degli hosts prima del nostro arrivo, tutti ci avevano fortemente sconsigliato di cambiare i soldi all’aeroporto e per vie ufficiali.


L’embargo l’abbiamo continuato poi a sperimentare anche a distanza di un anno dal nostro viaggio a Cuba, quando la richiesta fatta per ottenere l’ESTA per un viaggio negli Stati Uniti è stata rifiutata. Cuba era stata inserita nella lista degli stati finanziatori di terrorismo (SST).

Chiunque era stato a Cuba dal 12 gennaio 2021, avrebbe dovuto richiedere un visto all'ambasciata o al consolato degli USA. Il presidente Joe Biden l’aveva tolta dall’elenco nel gennaio 2025, ma qualche giorno dopo, con l'arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, è stata subito reinserita.



ESTA rifiutato dopo il viaggio a Cuba
ESTA rifiutato dopo il viaggio a Cuba


Prima di iniziare a raccontare del viaggio, queste premesse mi sembravano d’obbligo.

Cuba è sì un paese meraviglioso con spiagge caraibiche da sogno, una popolazione accogliente e gentile e con un fascino decadente, ma è anche un paese in estrema difficoltà.


Più volte durante il viaggio mi sono chiesta se fosse giusto trovarmi lì come turista, mangiare nei ristoranti quando c’erano a malapena beni alimentari per la gente locale, prendere lezioni di salsa quando motivi per ballare sembravano non essercene proprio.

Domande a cui ho cercato di darmi una risposta parlando con le persone del posto e riflettendo a lungo, ma la verità è che una risposta forse ancora non ce l'ho.

E probabilmente è per questo che inizio questo blog partendo proprio da questo viaggio qua.



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